Oltre 200 milioni di fondi Finpiemonte a sostegno dell’economia piemontese

Decisa la destinazione di oltre 200 milioni di fondi Finpiemonte a sostegno dell’economia piemontese. Il Consiglio regionale ha infatti approvato al’unanimità dei votanti (27 sì e 10 non votanti) il disegno di legge 329 “Modifiche alla legge regionale 29 giugno 2018, n. 7 (Disposizioni urgenti in materia di bilancio di previsione finanziario 2018-2020)” che da un lato si adegua ai rilievi governativi sulla modalità tecnica della cessione dei crediti della finanziaria alla Regione Piemonte, dall’altro approva come allegato la tabella che indica puntualmente i settori di intervento.

Come si legge nella relazione di maggioranza svolta da Andrea Appiano (Pd), per le attività culturali ci sono 8,5 milioni di euro, per il turismo 18,25, mentre per l’ambiente saranno destinati 5,4 milioni. Alle politiche sociali e della famiglia andranno 8,3, e la parte più rilevante andrà allo sviluppo economico e competitività con oltre 141 milioni così suddivisi: industria pmi e artigianato 113 milioni, commercio e tutela consumatori 17,3 milioni, ricerca e innovazione 11 milioni.

Lavoro e formazione otterranno 13 milioni mentre alle fonti energetiche sono destinati 5 milioni.

La nuova legge inserisce la modifica quindi nella norma che dispone la cancellazione dall’albo degli intermediatori finanziari di Finpiemonte Spa e che libera la somma di 200 milioni mediante la riduzione del capitale sociale della partecipata regionale che si attesta a 156 milioni.

“Poniamo rimedio ad un errore del passato – ha rilevato la relatrice di minoranza Francesca Frediani (M5s) – quando la Giunta decise di trasformare Finpiemonte in una banca nonostante i nostri rilievi, ma questo non è sufficiente, dobbiamo trasformare questo errore in una opportunità. Abbiamo chiesto di poter esaminare insieme in Consiglio questa tabella generica per partecipare alla discussione sulla suddivisione dei fondi. Nei nostri atti d’indirizzo collegati, abbiamo già dato delle indicazioni come nel caso dell’esigenza di promuovere con adeguati investimenti il turismo sostenibile, la valorizzazione del territorio e delle aziende che svolgono attività ‘green'”.

Il relatore per l’opposizione di centrodestra, Gian Luca Vignale (Mns), ha affermato che “la Regione non ha mai avuto nel suo bilancio ben 200 milioni da investire per il sistema produttivo piemontese. Tuttavia nell’allegato non si riesce a vedere una strategia di promozione del sistema imprenditoriale piemontese. Un elenco di leggi con delle somme a fianco che non evidenzia la necessaria progettualità degli stanziamenti. Non si deve rischiare di spendere purchessia. Ci voleva un piano industriale dettagliato, inoltre, manca nella tabella la legge 28/1999 sul commercio un settore tra i più rilevanti”.

Dopo diversi interventi da parte dei vari gruppi consiliari nel corso del dibattito generale e dell’esame dell’articolato, il vicepresidente Aldo Reschigna ha replicato respingendo tutti gli emendamenti, precisando alcuni interventi: per la qualità dell’aria vengono destinati 9,4 milioni di euro (con i 5,4 milioni destinate alla modernizzazione del parco auto delle realtà produttive che si sommano ai 4 milioni già iscritti a bilancio) a fronte di 4 milioni investiti da Lombardia ed Emilia Romagna; per gli impianti di risalita, tra 2017 e 2018 abbiamo destinato oltre 31 milioni. Per il commercio si fa riferimento alla legge 34/2004 e alla legge 1/2009. Il vicepresidente ha spiegato che la logica assunta è stata di finanziare poche leggi regionali perché questo ci consente di avere grande flessibilità. Lo stesso vale per il settore l’alberghiero: non viene escluso che ci debba essere anche in questo ambito parte di fondi rotativi e parte di finanziamento a fondo perduto.

La Commissione consiliare comunque darà parere vincolante sugli specifici provvedimenti di spesa predisposti dall’Esecutivo.

Prima della votazione finale sono stati esaminati alcuni atti d’indirizzo: approvati (con emendamenti concordati con l’Esecutivo) quelli di Davide Bono (M5s) a sostegno dei contributi per l’ecoturismo e quello di Frediani per assegnare maggiori punteggi nei bandi alle società benefit.