Liliana Segre cittadina onoraria anche di Bussoleno

Liliana Segre cittadina onoraria anche di Bussoleno

La senatrice Liliana Segre sarà cittadina onoraria di Almese: il conferimento ufficiale avverrà durante il consiglio comunale di mercoledì 27 novembre, con un’apposita delibera porposta dalla maggioranza consiliare per lanciare un segnale forte rispetto agli insulti e alle minacce di cui la senatrice di orgine ebrea, superstite dell’Olocausto e testimone della Shoah, è stata recentemente vittima attraverso il web.

Anche il Comune di Bussoleno ha deciso di esprimere solidarietà e rispetto nei confronti della Senatrice rendendola cittadina onoraria. Infatti il Sindaco Bruna Consolini,  in data 10 Novembre ha scritto una mail alla senatrice Liliana Segre, parlando del comune e concludendo nel modo seguente:
“Ci farebbe piacere ospitarla a Bussoleno per un incontro con i nostri concittadini che esprimono senso di comunità in modo individuale e associativo sapendo garantire al territorio servizi di cultura e sport, di memoria storica e intrattenimento, di accoglienza e assistenza, di protezione civile e tutela dell’ambiente.
Potrà anche incontrare i ragazzi e i giovani che sapranno ascoltare e fare tesoro del suo bagaglio di esperienza e di riflessione.
Proporrò al Consiglio Comunale di assegnarle la cittadinanza onoraria e mi auguro che molti altri Comuni facciano altrettanto. Un abbraccio dal nostro comune, Bruna Consolini”.

Sabato 23 Novembre la Senatrice ha risposto:
“Signora Sindaco, grazie infinite, sarò ben lieta di diventare la vostra concittadina. Bussoleno mi onora. Tuttavia non potrò prendere in considerazione la sua graditissima proposta. Da oltre un anno ho smesso di raccontare la mia Storia ai ragazzi. Sono troppo anziana, stanca, assorbita dagli impegni parlamentari per poter dire si, la distanza geografica fa il resto. Ho rotto il mio silenzio oltre trenta anni fa, ora tocca a voi, nuove sentinelle della memoria, passo la mano. Spero mi saprete comprendere e perdonare, un affettuoso saluto ai ragazzi. Grazie, Liliana Segre.