Giovedì 26 giugno 2025 a partire dalle ore 17 il Circolo dei Lettori di Torino accoglierà l’incontro CONVENIUM, un momento pubblico di confronto e pratica pensato per accompagnare la fase conclusiva del progetto BLOOM – Performing Young. Si tratta di un articolato percorso di formazione artistica, interamente dedicato a giovani con e senza disabilità, accomunati dall’interesse a sviluppare competenze nei linguaggi della danza, del teatro e, più in generale, delle arti performative.
Il progetto è ideato e promosso da Associazione LiberamenteUnico, in collaborazione con Università di Torino – Dipartimento di Studi Umanistici, Fondazione Paideia, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Associazione ArteMovimento – Centro di Ricerca Coreografica e Cooperativa Animazione Valdocco, ed è sostenuto dalla Chiesa Valdese – Otto per Mille e dal Comune di Torino – Motore di ricerca: Comunità Attiva
L’obiettivo fondamentale del progetto BLOOM è quello di incentivare e promuovere l’accesso alla formazione artistica, alla produzione creativa e all’inclusione sociale per giovani con disabilità fisiche, neurodivergenze e condizioni di disabilità multiple. Il percorso proposto ha voluto offrire una formazione accessibile e condivisa nei linguaggi della scena, coinvolgendo sia giovani con disabilità che giovani senza disabilità, in un contesto in cui la diversità rappresenta un valore e una risorsa.
Il progetto ha puntato a rafforzare la qualità della vita, a migliorare le capacità espressive, comunicative e relazionali delle persone partecipanti e a favorire la loro piena partecipazione alla vita sociale attraverso esperienze artistiche collettive e inclusive.
Il percorso, iniziato nel mese di marzo 2025, ha consentito di sperimentare metodologie inclusive di avvicinamento ai linguaggi del corpo. Il progetto, condotto da Barbara Altissimo, Fabio Castello e Francesca Cola, ha visto anche la partecipazione di artiste e artisti con e senza disabilità, come Oreste Valente, Rosita Mariani e Giuseppe Comuniello, i quali hanno guidato il gruppo all’approfondimento di specifiche tecniche di presenza e movimento.
Alcune delle pratiche sono state ospitate all’interno di uno spazio non convenzionale, come la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, con l’intento di sviluppare una ecologia di luoghi dell’art attenti al tema della pedagogia inclusiva e aperti ad ospitare processi di ricerca e formazione che valorizzino le potenzialità di corpi e menti non conformi.
L’incontro del 26 giugno sarà un’opportunità preziosa per aprire uno spazio di riflessione condivisa, mettendo in dialogo esperienze, approcci e pratiche maturate durante il progetto. L’evento si aprirà con la proiezione di un video che documenta le fasi salienti del lavoro svolto, offrendo uno sguardo diretto sul percorso vissuto dalle persone coinvolte. A seguire il convegno, che darà voce a un ampio confronto tra artiste e artisti partecipanti, formatrici e formatori, studiose e studiosi del settore, rappresentanti delle realtà partner e stakeholder istituzionali, per discutere collettivamente le sfide affrontate, gli strumenti utilizzati e le opportunità emerse lungo il cammino.
I momenti di riflessione teorica saranno accompagnati da micro-pratiche esperienziali, a cura di Barbara Altissimo, Fabio Castello e Francesca Cola, pensate per offrire al pubblico presente la possibilità di entrare in contatto diretto con alcune delle metodologie sperimentate nel corso del progetto. Queste pratiche esperienziali sono concepite come spazi di esplorazione e ascolto, per comprendere più a fondo le potenzialità dell’arte come strumento di inclusione.
Al centro dell’incontro, una domanda condivisa: quali possibilità esistono – o dovrebbero essere create – per rendere la formazione professionale nelle arti performative realmente accessibile anche per artiste e artisti con disabilità?
La curatela e la moderazione dell’evento saranno affidate a Stefania Di Paolo, studiosa esperta di politiche della disabilità in ambito artistico.https://www.liberamenteunico.it/
Questa mattina su Radio Dora in diretta durante il Collage, è intervenuta Barbara Altissimo, Direttrice artistica dell’Associazione Limeramenteunico, per parlarci del progetto BLOOM – Performing Young.
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